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Yoga e meditazione: 3 motivi per iniziare a fare yoga nel nuovo anno

Con l’inizio del nuovo anno un mio nuovo allievo mi ha chiesto “Sabrina, perchè fai yoga? Cosa sta apportando nella tua vita? E perché sempre più persone praticano questa attività?”

Sembrerebbero domande scontate ma in realtà non è così. Ciascuno ha la propria risposta e dunque la propria motivazione per cui ci si avvicina: la maggior parte lo fa per acquisire più flessibilità, equilibrio, gioia e sollievo dallo stress ma se fosse solo per questo…sarebbe come seguire una qualunque lezione o serie di esercizi in palestra.

Lo yoga mira alla trascendenza di tutto questo, è in primis la Pratica dell’autoriflessione, della gentilezza e dell’autocompassione e se dovessi elencare tre motivazioni principali che questa attività offre, direi che:

  • migliora il respiro aiutando la concentrazione
  • offre l’autoascolto per una crescita autoconsapevole continua
  • dona un senso di realizzazione del proprio potenziale.

Insomma è un lavoro completo per la salute fisica, mentale ed emozionale, i quali benefici sono molto reali.

Una recente recensione pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology mostra che lo yoga riduce i problemi cardiaci, la depressione e l’affaticamento, le dipendenze, l’obesità, l’asma, le infiammazioni, abbassa il colesterolo a bassa densità (quello cioè “cattivo”) ed altro ancora.

Lo yoga cambia anche il cervello: sospende le fluttuazioni della mente e, agendo consapevolmente, aiuta a vivere meglio e soffriamo di meno (anche nei dolori cronici). Uno studio del maggio 2015 pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience, ha utilizzato la risonanza magnetica (MRI) per dimostrare che questa Pratica regolare “protegge” il cervello dal declino del volume della materia grigia, man mano che invecchiamo. Questo effetto “neuroprotettivo” dello yoga si trova principalmente nell’emisfero sinistro, il lato del cervello associato alle emozioni positive ed alla risposta al rilassamento, ed è stato riscontrato anche in studi di imaging cerebrale nelle persone che meditano con regolarità. Queste Pratiche producono uno stato fisiologico opposto a quello della risposta allo stress di fuga-lotta e con questa interruzione nella risposta allo stress, è possibile creare un senso di equilibrio ed unione tra mente e corpo.

E la cosa stupefacente è che questi cambiamenti possono verificarsi entro pochi mesi, per esempio uno studio recente pubblicato nel 2021 su Trends in Neurosciences ha rilevato cambiamenti cerebrali, dopo sole otto settimane di un programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza. Le regioni del cervello responsabili dell’apprendimento, della memoria, della cognizione e della regolazione emotiva hanno mostrato una crescita ed al contrario, le aree del cervello responsabili della paura, dell’ansia e dello stress si sono ridotte.

Yoga Sutra da Patanjali: il testo delle risposte sullo Yoga

Lo Yoga, una tradizione di 3.000 anni, è ora considerata nel mondo occidentale come un approccio olistico alla salute ed è classificata dal National Institutes of Health come una forma di medicina complementare e alternativa. La filosofia e la pratica furono descritte per la prima volta da Patanjali nel testo classico, Yoga Sutra, che è ampiamente riconosciuto come il “testo autorevole” su questa Pratica.

Oggi molte persone ancora, identificano lo Yoga solo con gli asana (posture fisiche) ma essi rappresentano in realtà solo uno dei tanti strumenti utilizzati per guidare l’allievo alla via del Benessere; solo tre dei 196 sutra menzionano gli asana ed il resto del testo discute gli altri componenti dello yoga tra cui: la respirazione consapevole, la meditazione, i cambiamenti nello stile di vita e nella dieta, la visualizzazione e l’uso del suono, tra molti altri.

In questo importante testo, Patanjali delinea un percorso ottuplice verso la consapevolezza e l’illuminazione chiamato “ashtanga”, che letteralmente significa “otto rami”, quelli che rappresentano i principi etici per vivere una vita significativa e propositiva.

Frequenza della Pratica

Lo yoga è una pratica personalizzata e, come tale, la frequenza e la durata sono domande personali con risposte individuali; pertanto, non esistendo linee guida concrete, bensì vale la regola del “più pratichi più ne trarrai beneficio”.

Ad ogni modo bisogna praticare con saggezza soprattutto all’inizio e dunque secondo il livello iniziale di forma fisica e dello stato di salute dell’individuo e le pratiche dovrebbe essere modificate per soddisfare le esigenze e gli obiettivi dell’allieva/o.

Ritorno a “Casa”

Per concludere e tornare alla domanda iniziale, posta dal mio allievo, più di dieci anni fa, mi sono rivolta allo yoga e dunque alla Meditazione per trovare una fonte incarnata di resilienza che nel tempo è diventata sempre più ricca, consentendomi di attivare quelle qualità e risorse necessarie per resistere alla fatica nei cambiamenti fisico, mentale ed energetico. Atterravo da un periodo in cui due lutti importanti ed un intervento impegnativo provavano sempre più il mio stato fisico, mentale ed emozionale…e mi rendevo conto che i soli farmaci facevano ben poco per alleviare quella mia enorme sofferenza, quella sensazione di vuoto immenso che provavo. E così è partita la mia “ricerca” per trovare il “rimedio” che riportasse la linfa vitale (che in gergo yogico chiamiamo “prana”) nella mia vita, compresi che era ora di cambiare rotta al mio “cammino” per dedicarmi appieno alle mie passioni, ai miei talenti. Nonostante il mio grande intento di trasformazione, non nascondo che all’inizio ho (ri)sperimentato mille difficoltà, come: ansia, insonnia, paure, scarso appetito, senso di inadeguatezza ed incertezza ma tutto ciò che ho vissuto è stato prezioso e propedeutico alla “rinascita”. Mano a mano che mi avvicinavo e sperimentavo lo Yoga, percepivo che si aprivano nuovi spazio&tempo per una conoscenza più profonda di me stessa e le mie forti emozioni si placavano facendomi sentire sempre più “presente” in quel viaggio personale che mi ha fatto (ri)conoscere la mia “Casa”, interiore e luminosa.

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