Yoga e Meditazione: Come stare meglio!

Yoga e Meditazione

Scoprire lo Yoga e la Meditazione... e non lasciarli più

Nella mia visione lo yoga, oltre a significare Unione è “abilità nell’azione” da mettere in campo per poter diventare noi stessi Maestri delle energie che la Natura ci mette a disposizione. YOGA e MEDITAZIONE sono strumenti pratici per scoprire, comprenderti ed usare i tuoi talenti per ispirare la tua vita. Tutte le pratiche che ti propongo, sono adatte a tutte le età e prevedono sempre un momento fondamentale dedicato alle importantissime tecniche di Respirazione (Pranayama).
Tutte queste conoscenze acquisite mi hanno consentito di collaborare in vari ambiti: medico (in ospedali, studi medici ed infermieristici e farmacie), della danza per collaborare ad eventi nazionali ed internazionali ed aziendale per attività di team-building.

Yoga e Meditazione

• lo yoga e la meditazione: tanti modi di stare bene •

Leggerai che metto a disposizione tante proposte di Yoga e Meditazione con un solo risultato comune: praticare aumenta il tuo benessere, a 360°. In qualità di Wellness Coach ti supporterò nell’individuare quale pratica si avvicina alle tue esigenze/caratteristiche per accompagnarti nell’ottenere i risultati che ti sei prefissata/o, pur sempre nell’ascolto interiore. Pianteremo assieme un seme (dello yoga) che lasceremo germogliare dentro di te, senza forzature.

Da anni pratico e studio Yoga (vedi “formazione”) e Meditazione, ormai mi accompagnano. Per questo mi piace condividere la mia conoscenza e la passione che nutro per queste discipline che fanno solo bene!

• Le Diverse proposte di Yoga e Meditazione •

• Vuoi fare un po’ di movimento ma da sola/o non sai come cominciare?
• Vuoi approcciarti alla Meditazione ma da sola/o non sai come cominciare?
• Siete un gruppo di amici e volete condividere il percorso?
Perché no! Facciamolo insieme! In modalità personalizzata o in gruppo

Lo Yoga

Partiamo dallo Yoga: quali sono le tue esigenze?

Prima di addentrarti nella lettura degli stili di Yoga che posso proporti riconoscendo quelle più adatte a te, è bene comprendere assieme le esigenze che stanno alla base del tuo bisogno/curiosità di praticare.

• Hai bisogno di migliorare la postura o di lavorare su uno specifico distretto del corpo sofferente? Dunque dovresti orientarti allo yoga terapeutico, Yoga Posturale + Pilates oppure Face Yoga ed ancora all’amaca con l’AERIAL Yoga, adatti a tutte le età.

• Sei un tipo sportivo? Hai praticato sport per tanti anni? Lo Yoga può essere molto utile nella preparazione sportiva. Avendo un passato da sportiva agonista sono felice di proporre le mie competenze per migliorare le prestazioni sportive, sia a gruppi che a singoli. Potresti voler provare da subito uno stile di Yoga più specifico, dinamico come Hatha & Vinyasa Dhara Tridosha e comunque potrai spaziare dal tappetino, alla tavola col SUP Yoga ed all’amaca con l’AERIAL Yoga.

• Sei una persona spirituale? Tendi spesso all’introspezione? Ti troveresti bene nelle classi focalizzate più sull’aspetto meditativo, per esempio lo “Shaman” Yoga.

• Sei incinta? Lo Yoga Prenatale è ciò che fa per te e per il tuo bimbo! In un periodo della vita così speciale della tua vita, ritagliare del tempo per praticare sarà prezioso e ti consentirà anche di apprendere dei consigli sul come meditare, respirare e curare la tua alimentazione.

• Vuoi che il tuo bimbo (3-6-9 anni) o il tuo ragazzo (dagli 11 anni in su) acquisisca una maggiore flessibilità, sia fisica sia mentale? Vuoi che impari a respirare correttamente? E che si diverta insieme agli amici? Vuoi che da subito conosca delle tecniche valide per alleviare stress/disagi quando/se questi si presenteranno? Bene, Gioca-YOGA Bimbi o YOGA TeenAger +11 sono proprio quelli che fanno per il tuo bimbo o ragazzo.

I diversi stili di Yoga

Ecco nel dettaglio la descrizione dei diversi stili di Yoga di cui mi occupo: il mondo dello Yoga è talmente grande che se ne potrebbe parlare infinitamente. Sapendo di non poter essere esaustiva, sono volentieri a disposizione per un confronto, per aiutarti nell’orientamento. C’è sempre un modo di stare meglio!

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È un ramo dello Yoga (Hata e Yin**) che nasce per esigenze di tipo correttivo dei difetti posturali. Questi possono derivare dall’assunzione di posizioni scorrette assunte durante il giorno lavorando, durante la notte o a causa di alcune torsioni azzardate e inaspettate. Tutti atteggiamenti posturali dannosi che con il tempo procurano rigidità, infiammazioni e dolori nel corpo. Dal momento della nascita, il respiro umano è soggetto a continue modificazioni indotte da necessità fisiologiche o di natura emotiva, tra queste ultime, molte emozioni (in primis la paura) sono responsabili delle maggiori fluttuazioni respiratorie che provocano forti contrazioni ed irrigidimenti muscolari che negli anni si ripercuotono inevitabilmente su: spalle, rachide e diaframma. Sebbene questa pratica Yoga abbia una vocazione più fisica e dunque per necessità correttive, si pone maggiore attenzione ad allineamenti e simmetrie, pur mantenendo anche le componenti simbolico/spirituale: non mancano infatti asana dedicati al rilassamento ed alla concentrazione e gli esercizi di respirazione, perché incanalano l’energia nel corpo e nella mente.

Alle origini di questi rami dello Yoga c’è l’insegnamento di uno dei più influenti maestri del ventesimo secolo, Krishnamacharya, a cui viene attribuito il merito del revival dell’Hatha Yoga in tempi moderni. Egli sottolineava l’importanza di combinare pranayama, asana, mudra, concentrazione e meditazione, così come “il tono ed il ritmo governano la musica” facendone più di una semplice successione di note. “Dhara” indica giustappunto una sequenza armonica e ritmica di asana (posizioni) non eseguite in una semplice successione, bensì collegate in un flusso. Le transizioni sono movimenti precisi che chiudono ed aprono gli asana in modo appropriato e con estrema attenzione, per condurre lo studente da una posizione all’altra in sicurezza. È uno stile di yoga più energico che consente di migliorare la forza, la flessibilità e l’equilibrio, la tonificazione a livello muscolare, cardiovascolare e di rendere pulito il sistema linfatico; la respirazione specifica (Pranayama Ujjayi) tonifica a livello polmonare ed energetico. Con la pratica si producono più sudorazione, innalzamento delle endorfine e, insieme ad una respirazione controllata, conducono ad una concentrazione massima per entrare nel flusso. Le Sequenze che ti propongo sono praticabili ad ogni livello di Pratica, nello specifico per lavorare sui Dosha dell’Ayurveda.

Letteralmente “Stand Up Paddle”. Stare in equilibrio su una tavola in acqua! Perché no! Oltre ad essere bello e divertente, sviluppa l’equilibrio, aumenta l’autostima, fa lavorare tutti i muscoli, tonificandoli e rafforzandoli, in unione con mente e spirito, come il principio dello Yoga insegna. Questa pratica consente di unire i benefici dello Yoga a quelli dell’acqua del mare (ma può essere praticato anche in piscina o al lago), di ritrovare la calma interiore insieme ad una trasformazione totale del corpo. Questo perché, per rimanere in piedi sulla tavola in mezzo all’acqua, con grande concentrazione e determinazione bisogna chiamare a raccolta tutta la muscolatura profonda, per un conseguente effetto rassodante. In una lezione, prima di salire sulla tavola per la pratica in acqua, si fa un pensiero di ringraziamento (gesto simbolico) alla Terra, alla quale si lasciano tutte le preoccupazioni e lo stress ed assieme all’Acqua, da sempre simbolo di purificazione, si rasserenano la mente ed il corpo.

In un mondo che va sempre più veloce, anche per raggiungere gli standard di bellezza le persone iniziano a cercare soluzioni rapide e dunque, anche tra ragazze/i, è diventato socialmente accettabile correggere con coltelli e aghi, tutto ciò che si pensa sia imperfetto. Si può facilmente sbarazzarsi per esempio delle occhiaie ed apparentemente risolvere il problema… ma se ti dicessi che quelle occhiaie stanno cercando di dirti qualcosa?
I nostri volti ci mostrano cosa sta succedendo nei nostri corpi e spesso dobbiamo cambiare le nostre abitudini per mantenere il nostro equilibrio interno e la nostra salute al meglio.
Le occhiaie scure, così come altre parti del viso possono raccontare una storia sul corpo: potrebbero mostrare che mancano il sonno e l’idratazione, oppure che l’energia renale è sbilanciata. Non si risolveranno questi problemi prendendo la via più facile e subendo una serie di correzioni estetiche. Si sta solo ignorando e posticipando ciò che sta realmente accadendo nel corpo finché…non si potrebbe essere più in grado di modificarlo/sopportarlo. La verità è che siamo molto più del nostro corpo fisico. Siamo esseri emotivi e spirituali e dobbiamo prenderne coscienza. Dobbiamo smettere di cercare soluzioni rapide se vogliamo portare la nostra salute, il nostro benessere e la nostra bellezza naturale a un livello completamente nuovo. Solo quando tutto nel nostro corpo è allineato, possiamo esprimere veramente chi siamo e iniziare a illuminare la nostra luce – ed è allora saremo davvero più “belli”. Bisogna iniziare a guardare il corpo nel suo insieme: una bellissima macchina di madre natura in cui tutto è perfettamente connesso. Una mossa può interessare tutto: corpo e mente. Questo è ciò che accade quando inizi a praticare Face Yoga: quando inizi ad attivare i muscoli del viso, stai facendo piccoli passi per allineare tutto il tuo corpo. Questa pratica migliora la circolazione sanguigna nel cervello e nelle ghiandole che aiutano a creare l’equilibrio ormonale, aumenta anche i livelli di energia e ti aiuta a sentirti bene nella tua stessa pelle. Io considero Face yoga un vero e proprio allenamento olistico che consente di allinearti con il tuo vero sé, autentico. Non allenerai solo i muscoli facciali, bensì facendo pressione con le mani, stimolerai anche i punti di digitopressione, i meridiani e gli organi interni, bilanciando la loro energia e funzione. L’obiettivo è usare il viso come uno “strumento” per scoprire cosa sta succedendo nel corpo a livello fisico ed emotivo. Bisogna però imparare a leggere i segni. Sarà per me un piacere accompagnarti nel ri-scoprire la vera bellezza che si rifletterà sul tuo volto sano e luminoso.

È un antichissima disciplina che deriva da culture nate alle pendici dell’Hymalaya che poi si sono diffuse nel resto dell’Asia; per eccellenza è lo Yoga della “Potenza” che parla attraverso pratiche meravigliose che riguardano il risveglio dell’energia vitale (dormiente) in ogni uomo: la kundalini. Il termine “shaman” si riferisce allo “sciamanisimo”, ovvero a quello strumento principe che trasmuta le emozioni negative in positive e che genera vibrazioni di gioia. Particolare attenzione nella pratica viene posta sulle tecniche di Meditazione: da quelle più attive a quelle più statiche, a seconda dell’obiettivo che si dovrà raggiungere. È un vero e proprio percorso di trasformazione alchemica che consente di liberare le proprie potenzialità latenti, attraverso l’esecuzione di specifici asana (posizioni), di tecniche di respirazione (pranayama) ed altre pratiche e strumenti specifici, che creano una connessione totale tra il proprio mondo interiore e la Natura (con tutti i suoi elementi, che sono gli stessi che costituiscono anche l’uomo). E quindi una connessione totale tra macrocosmo = microcosmo.

È una disciplina Yoga che si pratica in sospensione, ovvero elevati da terra e sostenuti da una particolare amaca, fabbricata con una specifica manifattura, che funge da supporto per i vari asana, sempre coordinati al respiro. In questa modalità di esecuzione il peso corporeo non grava sulla struttura osteo-articolare, producendo così una decompressione della spina dorsale (attraverso la lieve trazione), un aumento dell’idratazione dei dischi vertebrali ed un sollievo alle articolazioni. Durante le inversioni, non essendovi compressione discale, i sistemi circolatorio e linfatico si ripristinano, stimolando il rilascio dei neurotrasmettitori del cervello e di emozioni legate superamento delle paure (come quella di “cadere”). Questa è inoltre una pratica gioiosa, apprezzata anche da bambini e teenager.

Sono sempre più le donne che decidono di iniziare o proseguire la pratica dello Yoga durante la gravidanza: un altro momento di passaggio della vita ove la donna si prepara ad affrontare molti cambiamenti che possono diventare motivo di squilibrio, disturbo ed ansie. Molti corsi pre-parto sono ispirati a questa disciplina che più di tutte è in grado di unire le necessità fisiche e mentali delle mamme così come dei futuri bambini. Il significato della parola Yoga è proprio quello di “congiungere”, parola questa molto azzeccata nel ricordare la maternità come l’unione tra una vita generatrice ed una che aspetta di iniziare. In una lezione tipo, praticabile a partire dal 3° mese di gestazione, gli asana e le adeguate tecniche di respirazione subiranno delle variazioni per aiutare la donna nell’evoluzione della gravidanza, prestando attenzione alla postura ed a gestire il proprio respiro (quando per esempio aumenta la compressione del diaframma a causa della crescita del feto).

L’interesse verso lo Yoga cresciuto del doppio, che conta circa 2 milioni di persone, è dovuto anche ai numerosi studi che hanno evidenziato i suoi effetti benefici per corpo e mente, non solo per gli adulti. Secondo una recente ricerca condotta dalla Tulane University e pubblicata su Pychology Research and Behavior Management far praticare ai bambini Meditazione e Yoga li aiuta a gestire meglio stress, ansie ed iperattività (consentendo loro di incanalare nella giusta direzione l’energia) così come a sviluppare maggiori flessibilità ed elasticità muscolare. Per i più piccoli è un vero e proprio percorso educativo che permette loro una crescita sana e armoniosa a livello psico-fisico, dal punto di vista emotivo permette inoltre di acquisire maggiore conoscenza, autonomia e consapevolezza di se stessi e quindi di esprimere la loro profonda interiorità. Attraverso il metodo che insegno, in una lezione “tipo” i bambini vengono invitati a fare un cerchio per far loro percepire l’appartenenza al gruppo; attraverso giochi coinvolgenti si lavora su grandi temi legati all’etica, come il rispetto per se, per gli altri, per il pianeta e su molti altri ancora; si lavora sugli asana (posizioni dello yoga), sul respiro, sul rilassamento e infine, sulla Meditazione e quindi “baby mindfulness”; si utilizzano anche il suono, vari giochi e laboratori come quelli di “baby-cucina”.

Lo Yoga si presta moltissimo a tutte le problematiche relative ai momenti di passaggio e l’adolescenza è un periodo determinante per la vita dell’individuo: cruciale per la formazione degli adulti che si diventerà. Rappresenta certamente l’età in cui c’è una crescita fisica molto rapida e si sviluppano interessi nuovi e vari ma spesso nella quale esplodono i conflitti di disistima ed interiori con il desiderio di svincolarsi, a volte in modo molto brusco, dal patrimonio esperienziale donatogli dai genitori. È il periodo delle forti emozioni e relazioni nuove, per questo gli adolescenti cercano anche inconsciamente di avere guide al di fuori del contesto familiare che permettano loro di scoprirsi ed accettarsi senza giudizio, di rispettare il proprio corpo e di vivere l’esperienza di crescita in modo semplice. Una pratica per gli adolescenti (TeenAger dagli 11 anni in su), le quali capacità non vanno assolutamente sottovalutate, ha necessariamente caratteristiche proprie che la differenziano da una per adulti. Per esempio si alterna spesso il lavoro in coppia, per imparare a lavorare in un’ottica di ricerca dell’incontro e del rispetto dell’altro e non sulla competizione insana. Sul piano mentale dei ragazzi è un ottimo anti-stress naturale, inoltre, insegnando ad usare propriamente il respiro, consente loro di migliorare la concentrazione per rimanere presenti sull’attività che si sta svolgendo, e di distinguere le distrazioni esterne dagli stimoli funzionali.

La Meditazione

Meditare innanzitutto significa prestare attenzione al momento presente, con intenzione, ma senza giudicare. Il suo obiettivo è rompere gli automatismi e riportarti ad essere consapevole di ciò che accade nel Corpo e nella mente, per rispondere e compiere delle scelte in modo razionale, anziché reagire impulsivamente alle situazioni. E quando si impara ad inserire questa attività nel contesto quotidiano, ovvero lavorando sulla posizione assunta, sulla respirazione e sulla consapevolezza del momento presente, allora si può parlare di un’estensione del qui e ora.
Su un piano psico-fisico-emozionale la Meditazione aiuta ad alleviare dolori, a migliorare il sistema immunitario, la fertilità, l’autostima, i rapporti sociali, a sviluppare creatività, felicità emotiva e concentrazione.
La mia consulenza potrà aiutarti a scegliere tra le proposte più consone, eccole a seguire.

Meditare: come scegliere la giusta modalità

Prima di addentrarti nella lettura più approfondita, è bene comprendere assieme le esigenze che stanno alla base del tuo bisogno/curiosità di praticarla, così da iniziare a riconoscere quella che potrebbe fare più al tuo caso:

• Hai bisogno di migliorare il tuo rapporto col cibo? Allora potremmo parlare assieme di Eatfulness.

• Vai spesso di fretta? E dunque senti che il tuo corpo ha necessità di fermarsi? La tua mente fa fatica a rimanere concentrata su un “punto fisso”? Beh, allora potremmo parlare assieme di meditazione Zen.

• Senti di avere le batterie particolarmente scariche e dunque la necessità di ricaricarti di energia vitale? Perché dunque non praticare assieme la meditazione Kundalini.

• Conduci una vita sedentaria e senti la necessità di stare nel movimento, nonostante tu senta un gran desiderio di meditare? Sei per natura iper-attiva/o e fai fatica a pensare di meditare in una posizione statica? Potremmo scoprire assieme la meditazione Camminata.

• Cerchi una modalità nuova per meditare che ti porti a muovere artisticamente il tuo corpo? Ti piacerebbe unire meditazione e danza? Potremmo scoprire assieme la meditazione Dinamica.

I diversi tipi di meditazione

Ci sono diversi modi di meditare, dalle tecniche più statiche a quelle più dinamiche, ecco in dettaglio quelle che propongo.

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Meditazione applicata all’alimentazione significa per il praticante ri-trovare una relazione sana col cibo ed essere assolutamente consapevoli di quello che si sta facendo, ovvero stare in “presenza” nel momento in cui si consuma il cibo. Eatfulness induce a portare l’attenzione al respiro, a come si sta seduti davanti ad una tavola apparecchiata, assaporando quello che si sta mangiando senza farsi distrarre. Essa produce un cambiamento alimentare orientato al “come” mangiamo piuttosto che al “cosa” mangiamo, la meditazione non aiuta solo la mente ma anche il “girovita”. Uno studio clinico pilota condotto dal Warwick University Hospital of Coventry and Warwickshire (Inghilterra), ha evidenziato come le tecniche di meditazione mindfulness associate alla dieta amplificano gli effetti di quest’ultima. Meditare, la strategia per raggiungere e mantenere salute e benessere, insegna inoltre a pianificare i pasti, a migliorare la sensazione di fame e ad acquisire più fiducia nelle proprie capacità, in generale nel poter raggiungere i propri obiettivi. Quest’operazione richiede certamente tempo e impegno, ma impone meno costrizioni di una dieta ed è più semplice che stare a contare le calorie, quindi molto meno stressante perchè non prevede di bandire certi cibi, ma di mangiare meglio e di tutto.

Questa antichissima forma di meditazione giapponese viene chiamata Zazen (parola con la quale ci si riferiva alla posizione del Buddha quando pregava), si pone l’obiettivo di risvegliare il praticante alla Vera Vita, per aiutarlo a superare i propri condizionamenti, attaccamenti, le cose non necessarie e tutto ciò che vela la vera realtà per così com’è, e non solo come la propria visione dualistica e discriminante percepisce.
Questa pratica molto semplice che trasmetto non ha alcun background religioso, quando ci si siede in Zazen si abbandonano saperi e conoscenza per entrare nudi nella pratica del non-sapere e lì subentra il silenzio, la non-mente, ed emerge una condizione di calma, non-pensiero e di profondo rilassamento.

È una delle meditazioni che ho conosciuto attraverso il maestro Osho ed ha come obiettivo il risveglio della propria energia vitale, appunto “kundalini”, per raggiungere la piena consapevolezza di sé e del mondo, liberando appieno tutto il proprio potenziale. Risvegliando questa energia è possibile trovare la pace nella piena conoscenza, perchè ci si allontana dalle pulsioni che spingono verso una realtà puramente materiale, provocando desideri che si traducono spesso in insoddisfazioni.
Le tre spire nelle quali è avvolta questa energia vitale (a partire dalla zona della colonna vertebrale del sacro) rappresentano idealmente la triade che caratterizza molti aspetti della vita: può essere interpretata come il rapporto tra passato, presente e futuro, oppure tra la veglia, il sonno e il sogno, oppure ancora tra l’armonia, l’azione e la materia.

Questa particolare tecnica di meditazione pone l’attenzione sull’esperienza della camminata: con l’obiettivo di divenire sempre più consapevoli di come ci si muove mentre si cammina e delle sensazioni che si provano, dalle piante dei piedi, fino ad arrivare alle emozioni che scaturiscono da ogni passo. È molto particolare ed adatta anche per coloro che, a causa di stili di vita particolari, hanno bisogno di muoversi. Praticandola all’aperto ed in movimento può risultare più difficile in quanto richiede di porre l’attenzione al proprio mondo interno, pur trovandosi in una condizione di movimento nella realtà esterna con le sue possibili distrazioni. Ma se ci riflettiamo questa è la sfida che dobbiamo vivere quotidianamente in ogni momento, quando cioè, immersi nella realtà esterna, ci può risultare difficoltoso concentrarci su noi stessi. E quando questo accade, cioè quando si riesce ad essere consapevoli del mondo interiore e di quello esterno in egual misura, la mente si porta in uno stato di quiete e tranquillità, nonché di chiarezza.

In questa pratica si integrano tecniche di danza come forma meditativa, non coreografica, bensì come movimento fisico per ritornare al corpo, come coordinamento dei movimenti, come forma artistica o anche, semplicemente, come espressione libera e giocosa della gioia di vivere. La danza copre tutti i momenti della vita: la danza è espressione di vita, tutti hanno la danza dentro, in ogni momento, anche quando si battono i piedi per buttar fuori rabbia, preoccupazioni ed angosce. E quando la danza diventa meditazione, allora si è maggiormente aiutati in questo cammino, in questo…passo di danza che porta proprio a una maggiore centratura, a un essere nel momento presente, a una più grande connessione con la propria energia e con la propria essenza. Ecco quindi che la danza risulta essere espressione di sé e, fondamentalmente, permette di entrare in connessione col proprio sé. La danza è un modo di abbracciare e accogliere il corpo, la mente e l’anima.

Tecniche di rilassamento TRP®

Nella maggior parte delle persone, la mente rimane sempre in uno stato di eccitazione e tensione. Il mio Training di Rilassamento Profondo (appunto TRP®) fornisce il rilassamento per il corpo e la mente, ma attraverso di essa non si vuole portare il praticante a raggiungere lo stato di sonno, bensì uno stato di interiorizzazione della consapevolezza.

In uno stato di profondo rilassamento si allontanano gli stimoli esterni per dedicarsi all’ascolto interno, è un vero e proprio allenamento, a mediazione corporea, che consente di prendere consapevolezza delle tensioni a livello corporeo/emozionale/mentale e di apprezzare, in seguito, la fase di distensione. Il corpo “usato” in questa modalità diventa esempio per la mente che inizierà ad imitarlo (per un riflesso somato-psichico), creando una quiete profonda che calma il sistema nervoso che si sintonizza su un nuovo “programma”: sulle frequenze di Rilassamento e Benessere, con la giusta determinazione nel fare esercizio fisico, nutrirsi correttamente con cibi che diano al corpo energie e non appesantimento e quindi la voglia di essere sani.

TRP: i vari ambiti in cui è utile

TRP consiste in più fasi nelle quali sarà alla fine possibile incontrare la propria immagine del Benessere, con l’idea di portare fuori ciò che all’interno c’è, nel tempo questo training è stato sperimentato in vari ambiti:

individuali con adulti (anche affetti da disabilità motorie e morbo di Parkinson) e bambini (affetti da disturbi dell’attenzione, impulsività e iperattività);

aziendali come attività di team-building;

sportivi (per tutti gli atleti che vogliono migliorare le prestazioni, gestire il flusso di adrenalina ed il grado eccessivo di arousal precompetitivo), della Danza (durante festival internazionali);

ospedalieri con proposte per persone affette da cancro, donne in gravidanza e per il personale sanitario che in primis è sottoposto a forti stress psico-fisici.

Regalati e regala Benessere: come praticare TRP®
Puoi praticare TRP® tramite lezioni individuali personalizzate, ci conosceremo e scegliere insieme da cosa/dove cominciare. Oppure potrai seguire la mia voce sul CD che ho creato e che potrai anche regalare a chi vuoi bene.

Cosa posso fare per te?​

Se hai necessità di sapere come opero e cosa posso fare per te non esitare a contattarmi. Sarò lieta di fare la tua conoscenza!

Lo yoga ti porta nel momento presente, l’unico posto dove esiste la vita.
(Anonimo)