Yoga e Meditazione: Come stare meglio!

Yoga e Meditazione

Imparare a meditare. Insieme è più facile!

Leggerai che ci sono tanti modi di “meditare”. Tutti però hanno una cosa in comune: prestare attenzione e consapevolezza al momento presente. L’importante è il risultato, ma ci sono tanti modi per arrivarci.
In qualità di Wellness Coach la mia missione in primis è quella di supportarti nell’individuare quale Stile si avvicina alle tue esigenze/caratteristiche e dunque di accompagnarti nell’ottenere i risultati che ti sei prefissata/o, pur sempre nell’ascolto interiore: pianteremo assieme un seme (della Meditazione) che lasceremo germogliare dentro di te, senza forzature.
Da anni pratico e studio Meditazione (vedi formazione), ormai mi accompagna e mi piace passare la mia conoscenza e la passione che nutro per questa disciplina che fa solo bene!

• la meditazione: un aiuto prezioso •

Meditare innanzitutto significa prestare attenzione al momento presente, con intenzione, ma senza giudicare. Il suo obiettivo è rompere gli automatismi e riportare l’individuo a essere consapevole di ciò che accade nel suo corpo e nella sua mente, così invece di reagire impulsivamente alla situazione, risponde e compie delle scelte in modo razionale. Quando si impara ad inserire questa attività nel contesto quotidiano, ovvero lavorando sulla posizione assunta, sulla respirazione e sulla consapevolezza del momento presente, allora si può parlare di un’estensione del qui e ora. Su un piano psico-fisico-emozionale la Meditazione aiuta ad alleviare dolori, a migliorare il sistema immunitario, la fertilità, la fiducia in sé stessi, a sviluppare creatività, felicità emotiva, concentrazione ed aiuta molto nei rapporti sociali.
La mia consulenza potrà aiutare a scegliere la modalità più consona. Ecco a seguire le diverse proposte.

Mindfulness-eatfulness

La meditazione applicata all’alimentazione significa per il praticante stare in “presenza” nel momento in cui si consuma il cibo, significa portare l’attenzione al respiro, aggiungendo che quando si mangia si dovrebbe stare seduti, davanti a una tavola apparecchiata, assaporando quello che si sta mangiando senza farsi distrarre, per ritrovare una relazione sana col cibo ed essere assolutamente consapevoli di quello che si sta facendo. Un cambiamento alimentare orientato al “come” mangiamo piuttosto che al “cosa” mangiamo, la meditazione non aiuta solo la mente ma anche il “girovita”. Uno studio clinico pilota condotto dal Warwick University Hospital of Coventry and Warwickshire (Inghilterra), ha evidenziato come le tecniche di meditazione mindfulness associate alla dieta amplificano gli effetti di quest’ultima. Meditare, la strategia per raggiungere e mantenere salute e benessere, insegna inoltre a pianificare i pasti, a migliorare il rapporto con il cibo e la fame e ad acquisire più fiducia nelle proprie capacità, in generale nel poter raggiungere i propri obiettivi . Quest’operazione richiede certamente tempo e impegno, ma impone meno costrizioni di una dieta ed è più semplice che stare a contare le calorie, quindi molto meno stressante perchè non prevede di bandire certi cibi, ma di mangiare meglio e di tutto.

Zen

Questa antichissima forma di meditazione giapponese viene chiamata Zazen (parola con la quale ci si riferiva alla posizione del Buddha quando pregava), si pone l’obiettivo di risvegliare il praticante alla Vera Vita, per aiutarlo a superare i propri condizionamenti, attaccamenti, le cose non necessarie e tutto ciò che vela la vera realtà per così com’è, e non solo come la propria visione dualistica e discriminante percepisce.
Questa pratica molto semplice che trasmetto non ha alcun background religioso, quando ci si siede in Zazen si abbandonano saperi e conoscenza per entrare nudi nella pratica del non-sapere e lì subentra il silenzio, la non-mente, ed emerge una condizione di calma, non-pensiero e di profondo rilassamento.  

Della Kundalini

È una delle meditazioni che ho conosciuto attraverso il maestro Osho ed ha come obiettivo il risveglio della propria energia vitale, appunto “kundalini”, per raggiungere la piena consapevolezza di sé e del mondo, liberando appieno tutto il proprio potenziale.  Risvegliando questa energia è possibile trovare la pace nella piena conoscenza, perchè ci si allontana dalle pulsioni che spingono verso una realtà puramente materiale, provocando desideri che si traducono spesso in insoddisfazioni.
Le tre spire nelle quali è avvolta questa energia vitale (a partire dalla zona della colonna vertebrale del sacro) rappresentano idealmente la triade che caratterizza molti aspetti della vita: può essere interpretata come il rapporto tra passato, presente e futuro, oppure tra la veglia, il sonno e il sogno, oppure ancora tra l’armonia, l’azione e la materia.

Trascendentale

Mi piace ricordare che la meditazione non è né una religione, né una filosofia, né tantomeno di qualcosa che altera le abitudini quotidiane, questa nello specifico è una tecnica di meditazione che è stata portata nel mondo grazie al maestro Mahesh Maharishi Yogi. È molto semplice da praticare ed è considerata uno dei modi più naturali di portare la mente in uno stato di calma e riposo, si pone l’obiettivo di evitare pensieri distraenti per promuovere uno stato di consapevolezza rilassata. Consiste nella ripetizione di un mantra specifico e personalizzato, che è un suono che viene dato per scandagliare la fonte del pensiero e permettere alla coscienza di raggiungere la zona trascendente dell’essere. In questo stato, il meditante raggiunge uno stato di quiete perfetta, riposo, stabilità, ordine ed una completa assenza di confini mentali.
L’importante è essere costanti, perché per quanto possa essere facile da imparare, è una tecnica che va mantenuta nella propria conoscenza.

Camminata

Questa particolare tecnica di meditazione pone l’attenzione sull’esperienza della camminata: con l’obiettivo di divenire sempre più consapevoli di come ci si muove mentre si cammina e delle sensazioni che si provano, dalle piante dei piedi, fino ad arrivare alle emozioni che scaturiscono da ogni passo. È molto particolare ed adatta anche per coloro che, a causa di stili di vita particolari, hanno bisogno di muoversi. Praticandola all’aperto ed in movimento può risultare più difficile in quanto richiede di porre l’attenzione al proprio mondo interno, pur trovandosi in una condizione di movimento nella realtà esterna con le sue possibili distrazioni. Ma se ci riflettiamo questa è la sfida che dobbiamo vivere quotidianamente in ogni momento, quando cioè, immersi nella realtà esterna, ci può risultare difficoltoso concentrarci su noi stessi. E quando questo accade, cioè quando si riesce ad essere consapevoli del mondo interiore e di quello esterno in egual misura, la mente si porta in uno stato di quiete e tranquillità, nonché di chiarezza.

Dinamica

In questa pratica si integrano tecniche di danza come forma meditativa, non coreografica, bensì come movimento fisico per ritornare al corpo, come coordinamento dei movimenti, come forma artistica o anche, semplicemente, come espressione libera e giocosa della gioia di vivere. La danza copre tutti i momenti della vita: la danza è espressione di vita, tutti hanno la danza dentro, in ogni momento, anche quando si battono i piedi per buttar fuori rabbia, preoccupazioni ed angosce. E quando la danza diventa meditazione, allora si è maggiormente aiutati in questo cammino, in questo…passo di danza che porta proprio a una maggiore centratura, a un essere nel momento presente, a una più grande connessione con la propria energia e con la propria essenza. Ecco quindi che la danza risulta essere espressione di sé e, fondamentalmente, permette di entrare in connessione col proprio sé. La danza è un modo di abbracciare e accogliere il corpo, la mente e l’anima.

Tecniche di rilassamento TRP®

Nella maggior parte delle persone, la mente rimane sempre in uno stato di eccitazione e tensione. Il mio Training di Rilassamento Profondo (appunto TRP®) fornisce il rilassamento per il corpo e la mente, ma attraverso di essa non si vuole portare il praticante a raggiungere lo stato di sonno, bensì di interiorizzazione della consapevolezza. In uno stato di profondo rilassamento si allontanano gli stimoli esterni per dedicarsi all’ascolto interno, è un vero e proprio un vero e proprio allenamento, a mediazione corporea, che consente di prendere consapevolezza delle tensioni a livello corporeo/emozionale/mentale e di apprezzare, in seguito, la fase di distensione. Il corpo “usato” in questa modalità diventa esempio per la mente che inizierà ad imitarlo (per un riflesso somato-psichico), creando una quiete profonda che calma il sistema nervoso che si sintonizza su un nuovo “programma”: sulle frequenze di Rilassamento e Benessere, con la giusta determinazione nel fare esercizio fisico, nutrirsi correttamente con cibi che diano al corpo energie e non appesantimento e quindi la voglia di essere sani.
TRP consiste in più fasi nelle quali sarà alla fine possibile incontrare la propria immagine del Benessere, con l’idea di portare fuori ciò che all’interno c’è, nel tempo questo training è stato sperimentato in vari ambiti: da quelli individuali con adulti (anche affetti da disabilità motorie e morbo di Parkinson) e bambini (affetti da disturbi dell’attenzione, impulsività e iperattività), aziendali come attività di team-building, a quelli sportivi (per tutti gli atleti che vogliono migliorare le prestazioni, gestire il flusso di adrenalina ed il grado eccessivo di arousal precompetitivo), della Danza (durante festival internazionali), ospedalieri con proposte per persone affette da cancro, donne in gravidanza e per il personale sanitario che in primis è sottoposto a forti stress psico-fisici.

La meditazione purifica l’anima, governa gli affetti, dirige le azioni, corregge gli eccessi. Forma i costumi, rende la vita onesta e bene ordinata, dà la scienza delle cose umane e divine.
(San Bernardo)

 

La meditazione è uno stato naturale dell’essere, uno stato che abbiamo perduto, e ritrovarlo è la gioia più grande della vita.
(Osho)